l’importanza delle attività motorie nelle disfunzioni tiroidee – Ipotiroidismo
I temi che legano l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo all’attività fisica sono molto sottovalutati, perciò con questo articolo cercherò di approfondire questo argomento.
Cosa succede praticando sport se soffriamo di disfunzioni tiroidee?
Quando pratichiamo attività fisica, a livello ormonale e metabolico nel nostro corpo avviene un cambiamento. La tiroide è una ghiandola endocrina che si trova nella regione anteriore del collo. La sua funzione principale è quella di produrre due ormoni, la triiodiotironina (T3) e la tiroxina (T4).
Nei soggetti sani gli ormoni tiroidei influenzano il funzionamento generale del metabolismo, stimolando i processi anabolici di sviluppo e crescita, controllando e aumentando – in caso di necessità – i processi di trasformazione energetici a livello cellulare, influenzando la mobilizzazione di lipidi e carboidrati e agendo sulla termoregolazione corporea.
In soggetti che invece soffrono di patologie tiroidee avvengono dei cambiamenti a livello metabolico: l’ipertiroidismo, che comporta un eccesso ormonale, porterà ad una accelerazione metabolica, mentre l’ipotiroidismo, al contrario, ne provocherà un rallentamento.
Ipotiroidismo
Parlando di ipotiroidismo pensiamo subito all’influenza che avrà sul peso corporeo, ma purtroppo ci sono ben altri sintomi da tenere in considerazione, e l’aumento di peso è spesso marginale.
Tra le manifestazioni di questa patologia possono esserci stanchezza, facile affaticabilità, apatia, calo della frequenza cardiaca, calo della libido, torpore, sonnolenza, intorpidimento muscolare, scompensi del ciclo mestruale.
Se ne deduce che sarà necessaria una terapia su più fronti: farmacologica dove necessario, alimentare e sportiva. Ovviamente prima di passare alle cure, sarà necessario avvalersi di una consultazione medica.
La tendenza dell’ipotiroideo è quella di stare al caldo, senza fare fatica, assecondando quello che il suo corpo gli impone. Tuttavia, così facendo non farà altro che peggiorare la sindrome. In realtà infatti praticare sport è fondamentale.
Come stimolare il metabolismo basale nell’ipotiroideo?
Come detto la tiroide influenza il nostro metabolismo basale, dove per basale si indicano tutti i processi atti a mantenerci in vita: attività cellulari e produzione di energia, respirazione, digestione, circolazione sanguigna, funzionamento di organi e apparati.
A livello energetico il metabolismo basale rappresenta il 60-70% del nostro dispendio calorico giornaliero: quindi le calorie che bruciano al 60% semplicemente servono a tenerci in vita.
Le funzioni vitali sono regolate in primo luogo da T3 e T4: quando il corpo lo richiede la tiroide produce T4 (inattivo), che si trasforma in T3 (attivo) in altri distretti corporei, quali muscoli e cuore.
Se ne deduce quindi che per aumentare il metabolismo dobbiamo lavorare su questi ormoni, stimolandone la conversione, oltre che la produzione.
Lo stimolo per la produzione/conversione di T3 e T4 arriva dalle richieste organiche, che a loro volta vengono stimolate dalla necessità di maggiore energia, e quindi dal movimento.
Come abbiamo detto l’ipotirodismo provoca stanchezza e facile affaticamento: chi ne soffre si stancherà di più e più facilmente. Quindi è una problematica che va gestita con molta attenzione per non creare ulteriori scompensi metabolici oltre a quelli già presenti.
Importante:
Non sono importanti le calorie bruciate, ma è fondamentale gestire la frequenza degli allenamenti, alternando attività da carico (pesi, funzionale…) e attività drenanti (corsa, camminata, nuoto). Se fate troppo andrete a inibire il metabolismo. Se fate troppo poco avrete solo perso tempo.
Va gestita la dieta, con fasi di carico/scarico dei carboidrati adeguate e senza seguire una dieta eccessivamente low-carb. I carboidrati sono uno stimolo alla tiroide: dovete scegliere quelli giusti per voi, nelle quantità giuste per voi, e nella frequenza giusta per voi. Se fate sport 3-5 volte a settimana, seguite una dieta bassa di carboidrati, e non avete alcun beneficio a livello di dimagrimento o di tonificazione, fermatevi e riflettete: state palesemente sbagliando qualcosa, forse peggiorando il problema tiroideo.
Quali sono gli allenamenti adatti a un soggetto ipotiroideo?
– Costruire i muscoli: la conversione T4 > T3 avviene a livello periferico, quindi muscolare. Se abbiamo poca massa metabolicamente attiva, avremo pochi ormoni attivi.
– Mantenere attività fisica drenante: l’ipotiroidismo determina una considerevole ritenzione idrica in risposta allo sport, quindi è bene contrastarla efficacemente.
– Allenarsi intensamente più di 3 volte a settimana. Gli allenamenti ad alta intensità sono ottimi, ma non devono essere eccessivi: cominciate a farli un paio di volte a settimana e dopo qualche tempo aumentate la frequenza, in relazione al vostro benessere metabolico.
– Non allenarsi oltre i 45-60 minuti per sessione in quanto così facendo stimolereste la produzione di cortisolo, generando stress-ritenzione-scarsa energia.
– Dare ampio spazio alle tecniche di respirazione e rilassamento.
Sarà comunque importante chiedere al dottore in Scienze Motorie di valutare quale allenamento è giusto fare, proprio perché la disfunzione attraversa varie fasi più o meno compensate.
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