ALLENAMENTO E SUPERCOMPENSAZIONE
Molte volte ho chiesto ai miei allievi perché si allenano e a cosa serve l’allenamento. Le risposte sono state varie: “ci fa diventare più forti, più veloci, più muscolosi, ci fa dimagrire. stare in forma ecc…” tutto in relazione ai loro obiettivi e comunque vero.
L’allenamento è un meccanismo fisiologico che permette all’organismo di migliorare, ma come?
Attraverso un processo di adattamento a stimoli nuovi.
Facciamo un esempio: quando prendiamo il sole con una certa intensità e durata, la pelle è stimolata a produrre più melanina (la sostanza che ne caratterizza il colore) adattandosi alla nuova situazione, il meccanismo non è immediato ma nelle ore e nei giorni successivi diventiamo sempre più abbronzati, poi gradualmente in assenza di nuovi stimoli l’abbronzatura se ne andrà, ritornando alla normalità.
A livello fisico funziona alla stessa maniera: all’inizio si eseguirà un allenamento, andando a lavorare per esempio sui muscoli, si perderà acqua, consumeremo glicogeno muscolare, causando micro fratture a livello delle fibre, portando l’organismo a una situazione d’impoverimento. Poi inizierà la fase di recupero, con il rispristino delle sostanze perse, la ricostruzione delle fibre attraverso i nutrienti forniti dall’alimentazione e le fasi di riposo.
In seguito inizierà una fase detta supercompensazione dove in previsione di nuovi stimoli, nuovi “attacchi” esterni, il corpo aumenterà le sue capacità, diventando più forte e nei muscoli il diametro delle fibre diventerà più grosso e gli stessi muscoli più tonici.
Tale miglioramento non potrà durare in eterno, se gli stimoli non saranno nuovamente presenti e la supercompensazione piano piano scomparirà sino a ritornare allo stato di forma iniziale.
L’ALLENAMENTO PRODUTTIVO:
Quindi l’allenamento produce risultati sempre maggiori, se sono rispettate tre regole:
– STIMOLO
– RECUPERO
– SUPERCOMPENSAZIONE.
Lo stimolo dovrà avvenire nella fase della supercompensazione e dovrà essere di una certa INTENSITA’ e DURATA in relazione all’obiettivo dell’allenamento e il recupero dovrà essere costituito da un adeguato riposo e da una corretta alimentazione.
E’, infatti, importante tenere conto di quest’ultimo passaggio per evitare il rischio di andare in sovrallenamento.
IL SOVRALLENAMENTO:
Se c’è una cosa da non fare nell’allenamento è seguire il pensiero che “PIU’ FACCIO, PIU’ OTTENGO”. Assolutamente errato perché se stimoliamo la muscolatura senza aver aspettato il completo recupero del corpo, andiamo a sommare la stanchezza nuova con quella precedente, vanificando la supercompensazione.
Saremmo sempre più stanchi, i progressi si fermerebbero ed entreremmo nel cosiddetto sovrallenamento.
Per terminare quest’argomento che ho cercato di spiegare in maniera semplice, ma spero efficace, consiglio a tutti di avere degli obiettivi chiari e raggiungibili (e non impossibili) da eseguire in un tempo appropriato e non, come spesso accade, cercando di trovare una buona forma, in un mese o due.
A”quelli dell’ultimo minuto “ dico sbrigati e non aspettate alla fine ad allenarvi e a chi frequenta la mia palestra, di stare attenti a non esagerare perché il sovrallenamento è molto pericoloso per tanti motivi che io o i miei colleghi possiamo spiegarvi chiaramente e nel dettaglio.
Consiglio sempre di farvi aiutare da un professionista esperto ed evitare il fai da te o qualsiasi altra metodologia alternativa come l’utilizzo di allenamenti generici e non personalizzati che si possono trovare su internet.
Buon allenamento!
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