L’importanza delle attività motorie nelle disfunzioni tiroidee – Ipertiroidismo

Abbiamo recentemente parlato di ipotiroidismo in questo articolo, oggi parleremo di un’altra disfunzione tiroidea, l’ipertiroidismo.

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a cura di Ilaria Raffaelli, Dott.ssa in Scienze Motorie

Come avevamo detto nei soggetti sani gli ormoni tiroidei influenzano il funzionamento generale del metabolismo, stimolando i processi anabolici di sviluppo e crescita, controllando e aumentando –  in caso di necessità – i processi di trasformazione energetici a livello cellulare, influenzando la mobilizzazione di lipidi e carboidrati e agendo sulla termoregolazione corporea.

In soggetti che invece soffrono di patologie tiroidee avvengono dei cambiamenti a livello metabolico: l’ipertiroidismo in questo caso, comporta un eccesso ormonale, porterà quindi ad una accelerazione metabolica.

Gli effetti dell’ipertiroidismo consistono in: accelerazione della frequenza cardiaca con palpitazioni e possibili aritmie, calo di peso, insonnia, ansia, tremori, sudorazione, debolezza muscolare.

Le concentrazioni nel sangue di  FT3 e FT4 sono aumentate, mentre il TSH è molto basso, “soppresso”.

Le cause possono essere:

•Processi autoimmuni a carico della tiroide (malattia di Basedow), in cui si possono associare alterazioni oculari (esoftalmopatia).

•Noduli tiroidei iperfunzionanti (singoli o multipli nell’ambito di un gozzo multinodulare).

•Processi infiammatori (fase ipertiroidea della tiroidite subacuta).

•Farmaci  (es. amiodarone, eccesso di iodio).

Trovandosi di fronte a una vera e propria patologia, il paziente prima di tutto dovrà effettuare un controllo medico, e ancor prima di iniziare nuovamente attività fisica sarà necessario stabilizzare la funzione tiroidea.

Sport in ipertiroidismo

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Per i soggetti ipertiroidei è sconsigliato fare attività sportiva troppo pesante. Un eccesso di ormoni tiroidei infatti, provoca un’aumento del battito cardiaco e da una parte rende intolleranti all’attività fisica e fa stancare subito, dall’altra aumenta anche il rischio di complicazioni cardiovascolari.

Per questo motivo l’attività sportiva intensa andrebbe del tutto evitata quando la malattia è in fase attiva, almeno finché i valori ormonali non rientrano nei range.

Oltre al rischio cardiovascolare, gli ipertiroidei hanno anche una situazione ormonale fortemente sbilanciata, non solo per quanto riguarda gli ormoni tiroidei, ma anche quelli sessuali, surrenali, pancreatici, ecc.

In particolare, l’eccesso di ormoni surrenali ad azione catabolica come il cortisolo tende a distruggere il tessuto muscolare e a rallentarne il rinnovamento, a causa del mancato rilascio di ormoni ad azione anabolica, che invece ricostruiscono i tessuti.

In questo caso lo stress gioca un ruolo fondamentale; lo stress non è necessariamente solo di tipo emotivo, ma è anche fisico e fisiologico, che può derivare dallo svolgere un’attività fisica troppo pesante, da una dieta scorretta e da uno squilibrio ormonale. In effetti, quindi, praticare sport pesanti potrebbe contribuire ad aumentare il livello di stress e peggiorare l’ipertiroidismo.

Questo non vuol dire che una persona affetta da ipertiroidismo non debba praticare attività motoria.  L’esercizio fisico svolto in maniera non pesante è infatti fondamentale, perché oltre a determinare una serie di effetti benefici sul sistema cardiovascolare, influenza anche un’ampia gamma di funzioni endocrine e psichiche.

Spesso facciamo il grande errore di vedere l’attività fisica come qualcosa a cui ricorrere per dimagrire, e pensiamo perciò che un ipertiroideo non avendo questa necessità, non ne abbia bisogno.

Invece il tono muscolare va mantenuto e sviluppato, le strutture tendinee e le articolazioni vanno mantenute sane, mobili e rinforzate, senza contare l’aspetto di benessere mentale. Tutto questo è efficienza fisica che ci deve sostenere per una vita migliore, soprattutto in previsione di problemi legati all’età che avanza, all’osteoporosi e ad un’autosufficienza nel quotidiano che sarà determinante in futuro.

Quindi, assolutamente giusto approcciarsi a un buon esercizio fisico anche nel caso di ipertiroidismo. Ginnastica funzionale, yoga, pilates, sono discipline che riescono a far ottenere risultati di completa efficienza fisica, perché agiscono sulla consapevolezza del nostro corpo, consentono di lavorare a basso impatto in isometria muscolare per un controllo corporeo globale, con un modesto coinvolgimento cardiovascolare, interessando invece tutto il corpo, ma senza affaticarlo.

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Benefici dell’esercizio fisico per le persone con problemi di tiroide:

•l’esercizio regolare aumenta le endorfine, migliorando l’umore

•l’esercizio aumenta la massa muscolare e nel lungo periodo velocizza il metabolismo

•l’esercizio migliora la funzionalità del cuore e previene danni ai vasi sanguigni, riduce il rischio di malattia cardiovascolare

•l’esercizio aiuta a ridurre il rischio di problemi cognitivi in tarda età

•l’esercizio riduce la perdita di massa ossea – particolarmente importante per chi ha problemi di tiroide

•l attività aerobica sapientemente condotta potenzia il cuore e lo fa lavorare meglio, inoltre migliora l’umore ed interviene nel metabolismo dei grassi.

Vi aspetto quindi alla Palestra Life per valutare insieme il programma di allenamento più giusto per voi!

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